giovedì 7 agosto 2014

PEDAGOGIA - Ep. 1

Il sindaco Marino trova nuovi spazi per l'industria circense.
Quand'ero piccolo e andavo all'asilo ero una peste, tanto che un giorno per punizione le maestrine decisero di chiudermi sul tratto di scale che separava la mensa dall'area di gioco, mentre gli altri bimbi assistevano allo spettacolo dei clown che quel pomeriggio vennero a trovarci.

Perciò io ero lì, da solo, ascoltando le risate dei pargoli da dietro la porta.

La cosa non mi ha traumatizzato, anche se adesso quando sono da solo e sento risate di bambini da sopra le scale di casa un po' di paura ce l'ho.

Eppure lo sciamano pazzo mi aveva detto che l'edificio è stato costruito sopra un cimitero per soli anziani .
Che poi in un cimitero ci si possa divertire più che all'asilo è un discorso che lasciamo ai nostri amici Black Metallers.

Dicevo, di questa cosa del clown non me la sono presa: non se la prese neanche la maestra quando la mattina dopo trovò una testa di clown sotto le sue lenzuola.

D'accordo, la testa era finta, ma il sangue era vero.
Questo è quello che succede quando si va a dormire senza Lycia.

Lycia era una clown lesbica che si esibiva in zona.
Il mio era un asilo avant-garde.

Che poi chissà come deve essere la vita delle clown...come affrontano il quotidiano, le gioie e i dolori della vita, o anche quei momenti ameni in cui si parlano delle loro cose...che consigli si danno tra loro?

Lycia, specialista del benessere femminile.
La scena me la immagino tipo It: "Lo vuoi un palloncino?"
Chi poi si ricorda alcune pubblicità per gli assorbenti degli anni '90 sa che il link non è poi così campato in aria.

Penso tutto sommato di essere cresciuto sano, anche se quando mi taglio le unghie raccolgo gli scarti per realizzare un giorno una scultura della Montessori scala 1:1.

Il sistema educativo funzionava, e funziona ancora.Anzi, forse adesso funziona anche meglio, i bambini d'oggi sono più intraprendenti, emancipati, interattivi.

Per esempio ieri stavo parcheggiando e c'era questa bicicletta che mi impediva il transito; guardo un gruppo di ragazzini che giuocavano lì vicino e chiedo se la bici fosse loro, e subito il proprietario, di sette anni al massimo, si avvicina e mi mostra il medio.

Vi giuro che ho pianto solo per un paio di minuti, non di più.

Quando sarò vecchio e Quel Ragazzo sarà condannato a quattro mesi di servizio civile nel mio ospizio avrò la mia rivalsa: mi piacciono le prugne.

E poi per quel giorno avrò anche finito la mia scultura.



Arrivederci al prossimo trauma,
Potowotominimak/ C.A. Fiaschi


martedì 11 febbraio 2014

DOTTORI E DOLORI - Ep. 1

Qualunque cosa tu abbia pensato, sei in errore, figliolo.
Sono tre settimane che sto senza voce.

Per il mio coinquilino è una grazia del cielo, quantomeno perchè ora quando mi picchia i vicini non si lamentano più.

La cosa però è iniziata a diventare fastidiosa, vista la mia attività pseudo-canora, perciò mi sono deciso e sono andato dall'otorino-laringoiatra (che è quello che ingoia due volte).

Mi ha fatto un esame con un tubicino che entrava nel naso ed arrivava fino alle corde vocali... non ha fatto male, ma ho iniziato a lacrimare a fiotti.

Non piangevo così tanto da quando è morto Artax, il cavallo di Atreyu.

O Hutch in "Turner & il Casinaro".

O quando da adolescente in perenne friend-zone mi vedevo "Harry ti Presento Sally". Da solo.
(Sono abbastanza sicuro che in un paio di quelle occasioni mi fosse anche spuntata una vagina).

O da quando mi hanno tolto il dente del giudizio e, a fine intervento, l'assistente ha esclamato tutta allegra "Questo ragazzo è proprio in gamba, gli ho somministrato metà della dose di anestetico necessaria e non ha battuto ciglio..!"

In realtà soffrivo come Ron alla sua prima notte d'amore con Lucio Dalla;
l'unica differenza è stata che quando il dentista mi ha messo le dita in bocca non gliele ho succhiate.

Comunque dopo l'exploit di quella infermiera sono un po' morto dentro.

...

Nella mia vita posso contare un po' di trascorsi traumatici, ora che ci penso.

Troppe lacrime, tante da chiedermi come abbia fatto a non disidratarmi durante la mia infanzia e adolescenza.
Considerando tra l'altro che in quest'ultima avevo scoperto un modo nuovo e interessante di perdere liquidi, ma questo è un altro discorso.

Tornando al topic originale, ora per risanare la condizione delle mie corde vocali mi è stata affibbiata una dieta particolare. Nel senso che è particolare se mangio.
Credo di aver capito quale sia l'elemento discriminante: "Ha un peso specifico? Non mangiarlo."

Mi si suggerisce di mangiare il bianco dell'uovo.

Il.
Bianco.
Dell.
'.
Uovo.

Ora non so voi, ma un amico di mio cugino di secondo grado lo guardava Paint Your Life con Barbara su Real Time, e con il bianco dell'uovo da solo ci si fa tipo la vernice e cose simili, non lo si mangia.

E' come la Margherita senza la Mozzarella.
Come Romeo senza Giulietta.
Come Al senza Bano.

E anche qui, come dal dentista di prima, muoio un po' dentro.

Aspetto il prossimo acciacco da far vedere ad un dottore per farmi ammazzare un altro pezzettino,
così che un giorno, come scrive Molière ne "L'Amore Medico", possa dire che sono "morto di quattro medici e due farmacisti".

Arrivederci al prossimo Check Up,
Potowotominimak/ C.A. Fiaschi



Finale pomposo e saccente, bravo. Citazione azzeccata, autore famoso ma poco esplorato. 
Se ne accorgeranno e penseranno che sei un uomo colto o che hai usato Wikipedia. Lasciali fare. Non sospetteranno mai che il tuo ghost-writer sono io: Paolo Del Debbio.


sabato 11 gennaio 2014

OSSERVAZIONI QUOTIDIANE - Ep. 1


La metafora della vita: è breve e quando finisce puzza.
Mi sono accorto che in questi giorni sto fumando parecchio.
E' deprecabile, ma è un dato di fatto: mi piace fumare.
C'è anche un certo gusto narcisista nella sigaretta... ti rende figo, intrigante.
Vivrò sette anni di meno, ma me ne andrò "cool".

Poi appunto non è che i non-fumatori non muoiano...anzi, quando arriveranno malati dal medico quello gli dirà: " 'zzarola, fossi stato fumatore avremmo avuto la tecnologia per aiutarti!".*

Polmoni d'acciaio, tende ad ossigeno, tubi, valvole: quando morirò sarà come andare da Trony.*

Nel frattempo ho provato con le sigarette elettroniche, ma tutte quelle che ho comprato non funzionavano: anche se tiravo e mettevo la fiamma dell'accendino al massimo, mi si rompevano.

Così ho abbandonato e sono tornato al fai da te... so a cosa state pensando maliziose canaglie, ma intendo le SIGARETTE FAI DA TE, il tabacco, insomma.

Perchè se c'è una cosa più cool che fumarsi una sigaretta, questa è fumarsi il drummino.
Ti lascia sempre il dubbio: il tizio che hai davanti sarà un bravo ragazzo o un vaccaro selvaggio..?

Oh, è così "Bad Boy".

Poi il rimando alle sigarette-di-droga-così-popolari-tra-i-giovani è evidente, salta in mente a chiunque.

L'altro giorno (true story) passeggio per un centro commerciale all'aperto e intanto mi giro un po' di tabacco, quando una signora sulla settantina, seduta su una panca, mi fissa.
Sta esaminando i miei gesti. Mi giudica, è lampante.

Starà pensando "Drogato" o "Mollaccione" o "A laurà, barbùn!", non lo so, ma il suo sguardo è tipo quello de la Monna Lisa: ce l'ho sempre addosso, non importa in che angolazione mi metta. Questa caratteristica potrebbe calzare anche per i miei genitali.
Il sillogismo è semplice. Dunque i miei genitali sono la Monna Lisa.

Ma la cosa più importante al momento è che lo sguardo della vecchietta è come i miei genitali.

Decido di fermarmi e, per rendere palese che non sto facendo niente di losco, finisco di girare la sigaretta a bella posta e l'accendo. Allorchè la signora si alza, mi si avvicina con quegli occhi carichi di cataratta e sdegno, e mi fa:
"Se vuoi vendere robaccia ai ragazzini hai sbagliato strada. Qua la vendo io."

Le ho lasciato il portafoglio e me ne sono andato.

Ovviamente sul finale ho scherzato, ma il resto della storia è vera (sia il sillogismo Gioconda/Pene che la parte sulla vecchia che mi giudicava), a dimostrazione che il gesto del rollare sia percepito da tutti come "nasty", anche solo a livello inconscio.

Ma, escludendo le implicazioni sociali o sanitarie, 
il problema attuale e concreto per chi fuma è l'alito:

Mina diceva 
"E poi, e poi se un uomo sa di fumo/ Ma sì, ma sì è veramente un uomo"
aggiungendo alfine 
"E un bacio vale dieci dato da te".

Chi ha baciato un fumatore sa cosa voglia dire questa frase.
E non so perchè ma non penso sia propriamente un complimento.

Una decina d'anni fa ancora non ero nel pieno del vizio, e ho frequentato per un mesetto una fumatrice accanita: il primo bacio è stato come leccare un posacenere.

Poi il resto sapeva di pesce, ma quello è normale.


Arrivederci al prossimo sproloquio,
Potowotominimak/ C.A. Fiaschi


*Mutuato da Bill Hicks. Non ci sono Paragony.

martedì 2 luglio 2013

BLACKOUT VS CINTIQ. UN MISTERO SVELATO..?


Oggi è successo di nuovo.
Mentre ero nel pieno della lavorazione delle nuove tavole di Nerd Uniti!# 2 sulla mia Cintiq ( creatura abbastanza sensibile agli sbalzi di corrente ), l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica decide di farsi un pisolino.
Oltre alla debita inca**atura, inizio a farmi domande sul senso della vita, sull'umana esistenza, sulla Casualità e la Necessità.

Quand'ecco l'illuminazione: il Male.

 E' in questa casa.

venerdì 15 marzo 2013

BACK FROM THE GLORY OF BUSTO ARSIZIO...



Ciao ragazzi, eccovi un piccolo assaggio della copertina del nuovo album dei Nanowar of Steel...come potete vedere Gatto, Abdul e Potowotominimak sono molto soddisfatti!

Aspettate e vedrete, torneremo a bombardarvi le orecchie con il suono del Vero Happy Metal!

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Hi guys, here's a little bit of Nanowar of Steel new album's cover...as you can see Gatto, Abdul and Potowotominimak are highly satisfied!

Just wait and you'll see, we're coming to nuke your ears with the sound of True Happy Metal!

sabato 22 settembre 2012

...CAMBIANO LE PROSPETTIVE AL MONDO.


Seguo questo artista da quando ero un quindicenne, un pò troppo piccolo per apprezzarne tutte le sfaccettature...
Ma in questi 14 anni in pratica ho sentito e risentito tutta la sua discografia e, trovata questa foto stamattina, posso serenamente affermare di avere materiale per farne una rubrica settimanale per la stagione Autunno/Inverno.

Arrivederci.

Carlo Alberto Fiaschi

domenica 2 settembre 2012

TUTTI AMANO GLI SHORTS...


Ma l'estate sta finendo, è ora di toglierli.