sabato 10 dicembre 2011

NANOWAR @ QUBE - REPORT SERIOSISSIMO

Ecco in esclusiva le prime immagini dell'evento di Giovedì 8 Dicembre 2011!!!
I Nanowar of Steel si sono esibiti con incredibile perizia e coraggio in uno spettacolo che ha messo a dura prova la stamina e le facoltà psicofisiche del romano quintetto.

A cominciare dall'opener al cardiopalma "Nanowar", la band ha dato subito prova di una notevole capacità di resistenza all'entropia, restando pressochè invariata nell'assetto molecolare e nel vestiario -cosa non scontata per chi ha esperienze dei loro trascorsi dal vivo.

L'ensemble ci ha offerto subito dopo alcuni classici di musica da camera come "King" e l'oramai famosissima "Blood of the Queens", che ha dato una nuova lettura del concetto di tubero alla sala del Qube, colma di fans scatenati pronti a prendere appunti sui loro libri di ricette.
Dopo un breve approfondimento sullo split dei Dream Theater con una clamorosa esecuzione di "Power of the Power of the Power of the Power etc.", il sudore era talmente copioso sulla fronte dei Nani da Battaglia che la doccia è stato un passo inevitabile: e lì Potowotominimak ha subito il cosiddetto Trattamento 23, scoprendo che Darth Vader, una saponetta e una doccia possono serbare sorprese spiacevoli se riuniti in un solo luogo.

Dopo una breve defezione di Potowotominimak abbiamo trovato il Qube catapultato nel cuore della Foresta Negra, dove i nostri eroi hanno debellato la minaccia del terribile Drago Omofobo, creatura foriera di ogni indicibile angheria e proibizione illiberale.

Giunti finalmente a metà dello show, viene svelato il vero scopo della band:
celebrare la possanza e il valore dell'uomo che da anni porta omaggi a tutti i metallari a ai cittadini italiani in genere;
su una serrata ritmica in 18/10 (diciotto decimi) tutta Roma è pronta ad inneggiare a "GIORGIO MASTROTA", ed il trionfo è totale; i Nanowar, come Annibale, attraversano le Alpi dell'Italia benpensante a bordo di elefanti Eminflex.

Da lì in poi è tutta discesa: dai toni epici e zoofili di "Forest of Magnaccions", "Lamento Erotico","Thor de Cenci" e "Odino & Valhalla", la mano del Nano osa offrire al pubblico di Via di Portonaccio lo spettacolo definitivo:
i cinque Valvassori del Metal accompagnano "Rap-sody" prodigandosi in una superba coreografia degna del migliore Kledi...guest star d'eccezione Shaggy.


I featuring per la serata non si limitano al solo artista dell' Hip Hop d'oltre oceano:
nella fase finale del concerto possiamo godere della presenza del grande Takeshi Kitano nonchè del bassista dei ManowOr: Joey diMerda!!!


Lo show si chiude con tre grandi classici del repertorio dei Nanowar of Steel: "Number of the Bitch", "Tricycle of Steel" e l'immancabile "Master of Pizza".

Dopo aver smussato ogni spigolo del Qube con il loro metal spaccatimpani, i Nanowar lanciano una bomba fumogena e scompaiono nell'etere, come non fossero mai esistiti...è forse è davvero così.


Si ringrazia per le foto Fulvia Bernacca,
se siete interessati ai suoi lavori potete visitare il suo sito:
http://www.fulviabernacca.com/fb/

Per info sui Nanowar of Steel come al solito consultate:
https://www.facebook.com/#!/nanowarofsteel

http://www.nanowar.it/

2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Però io pensavo che Joey DiMMerda fosse il bassista dei ManoWhore e non dei ManOwor. Mi avete deluso :-(

Grande live! Forse uno dei vostri migliori!...
PS: bellissime anche le foto di Fulvia: complimenti anche a lei!!!!

CARLO ALBERTO FIASCHI ha detto...

Caro mio, come dice il detto:
"Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma Joey diMerda".
Ed è quello che abbiamo fatto, abbiamo dipinto la grande parete della musica italiana con l'aiuto di uno dei nomi più importanti della scena metal...se poi la band da cui proviene non ti piace, forse questo non è il luogo migliore in cui discuterne.
E poi i ManoWhore fanno ca**re.