sabato 11 gennaio 2014

OSSERVAZIONI QUOTIDIANE - Ep. 1


La metafora della vita: è breve e quando finisce puzza.
Mi sono accorto che in questi giorni sto fumando parecchio.
E' deprecabile, ma è un dato di fatto: mi piace fumare.
C'è anche un certo gusto narcisista nella sigaretta... ti rende figo, intrigante.
Vivrò sette anni di meno, ma me ne andrò "cool".

Poi appunto non è che i non-fumatori non muoiano...anzi, quando arriveranno malati dal medico quello gli dirà: " 'zzarola, fossi stato fumatore avremmo avuto la tecnologia per aiutarti!".*

Polmoni d'acciaio, tende ad ossigeno, tubi, valvole: quando morirò sarà come andare da Trony.*

Nel frattempo ho provato con le sigarette elettroniche, ma tutte quelle che ho comprato non funzionavano: anche se tiravo e mettevo la fiamma dell'accendino al massimo, mi si rompevano.

Così ho abbandonato e sono tornato al fai da te... so a cosa state pensando maliziose canaglie, ma intendo le SIGARETTE FAI DA TE, il tabacco, insomma.

Perchè se c'è una cosa più cool che fumarsi una sigaretta, questa è fumarsi il drummino.
Ti lascia sempre il dubbio: il tizio che hai davanti sarà un bravo ragazzo o un vaccaro selvaggio..?

Oh, è così "Bad Boy".

Poi il rimando alle sigarette-di-droga-così-popolari-tra-i-giovani è evidente, salta in mente a chiunque.

L'altro giorno (true story) passeggio per un centro commerciale all'aperto e intanto mi giro un po' di tabacco, quando una signora sulla settantina, seduta su una panca, mi fissa.
Sta esaminando i miei gesti. Mi giudica, è lampante.

Starà pensando "Drogato" o "Mollaccione" o "A laurà, barbùn!", non lo so, ma il suo sguardo è tipo quello de la Monna Lisa: ce l'ho sempre addosso, non importa in che angolazione mi metta. Questa caratteristica potrebbe calzare anche per i miei genitali.
Il sillogismo è semplice. Dunque i miei genitali sono la Monna Lisa.

Ma la cosa più importante al momento è che lo sguardo della vecchietta è come i miei genitali.

Decido di fermarmi e, per rendere palese che non sto facendo niente di losco, finisco di girare la sigaretta a bella posta e l'accendo. Allorchè la signora si alza, mi si avvicina con quegli occhi carichi di cataratta e sdegno, e mi fa:
"Se vuoi vendere robaccia ai ragazzini hai sbagliato strada. Qua la vendo io."

Le ho lasciato il portafoglio e me ne sono andato.

Ovviamente sul finale ho scherzato, ma il resto della storia è vera (sia il sillogismo Gioconda/Pene che la parte sulla vecchia che mi giudicava), a dimostrazione che il gesto del rollare sia percepito da tutti come "nasty", anche solo a livello inconscio.

Ma, escludendo le implicazioni sociali o sanitarie, 
il problema attuale e concreto per chi fuma è l'alito:

Mina diceva 
"E poi, e poi se un uomo sa di fumo/ Ma sì, ma sì è veramente un uomo"
aggiungendo alfine 
"E un bacio vale dieci dato da te".

Chi ha baciato un fumatore sa cosa voglia dire questa frase.
E non so perchè ma non penso sia propriamente un complimento.

Una decina d'anni fa ancora non ero nel pieno del vizio, e ho frequentato per un mesetto una fumatrice accanita: il primo bacio è stato come leccare un posacenere.

Poi il resto sapeva di pesce, ma quello è normale.


Arrivederci al prossimo sproloquio,
Potowotominimak/ C.A. Fiaschi


*Mutuato da Bill Hicks. Non ci sono Paragony.